da Valentina Cornacchio

Interferenti Endocrini e Sostenibilità

1972, prima conferenza ONU sull’ambiente1: ”SOSTENIBILITÁ, è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, SENZA COMPROMETTERE LA POSSIBILITÁ DELLE GENERAZIONI FUTURE DI REALIZZARE I PROPRI”.

È proprio da questa definizione che dobbiamo partire per individuare le tante sfaccettature che tale termine racchiude. Esso rappresenta una nuova mentalità, un nuovo stile di vita; analizzando la sua etimologia, si può comprendere meglio la sua vastità: deriva dal latino sustĭnēre, sus – variante di sub –, ossia “sotto” e tenere, ovvero “tenere”, quindi significa “che tiene da sotto, che sorregge”.

Guardandomi intorno vedo prevalere il concetto di “ecologico”, strettamente collegato all’ambiente, che viene confuso con “sostenibile”. In verità l’aggettivo “ecologico” è una delle tante sfaccettature di cui parlavo poc’anzi. Allora mi sono detta: “Perché non scrivere poche semplici parole e provare ad ampliare gli attuali orizzonti?!”.

Soprattutto in conseguenza della recente pandemia da COVID – 19, è emerso come la qualità dell’aria sia nettamente migliorata grazie al periodo di lockdown2. A beneficio di questa drammatica situazione è stata, quindi, la salute umana. Et voilà, ecco la sfaccettatura di “sostenibilità” di cui voglio parlarvi.

Partiamo da uno dei princìpi di inerzia elencato all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a, del regolamento (CE) n. 1935/2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari: “I materiali e gli oggetti […] devono essere prodotti […] affinché […] non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da:

  • Costituire un pericolo per la salute umana; […]”;

esso rientra nella definizione di “sostenibilità”.

Teniamo sempre in mente il fatto che il principale obiettivo del packaging è la protezione del contenuto, per evitarne lo spreco; ce lo ricorda anche la Commissione Europea nel considerando 14 della Direttiva SUP3, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente: “Per determinati prodotti di plastica monouso non sono immediatamente disponibili alternative

adeguate e più sostenibili e il consumo della maggior parte di essi è destinato ad aumentare. Onde invertire la tendenza e promuovere gli sforzi verso soluzioni più sostenibili, gli Stati membri dovrebbero essere tenuti ad adottare le misure necessarie, per esempio stabilendo obiettivi nazionali di riduzione del consumo, per conseguire un’ambiziosa e duratura riduzione del consumo di tali prodotti senza compromettere l’igiene alimentare né la sicurezza alimentare, le buone prassi igieniche, le buone prassi di fabbricazione, l’informazione dei consumatori o gli obblighi di tracciabilità di cui ai regolamenti (CE) n. 178/2002, (CE) n. 852/2004 e (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e altra legislazione pertinente in materia di sicurezza alimentare, igiene ed etichettatura. […]

In tema di sicurezza alimentare, ho deciso di sottoporvi una scienza molto importante: la scienza degli interferenti endocrini.

È interferente endocrino “una sostanza o miscela esogena che altera la funzione o le funzioni del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo integro o della sua progenie o delle (sotto)popolazioni”4

Le sostanze con proprietà di interferenza endocrina trovano moltissime applicazioni: pesticidi, biocidi, dispositivi medici, acqua, MOCA, cosmetici, giocattoli. Nel particolare caso dei MOCA possiamo citare quattro ftalati utilizzati per conferire elasticità alle materie plastiche, quali: bis(2 – etilesil)ftalato, benzilbutilftalato, dibutilftalato e diisobutilftalato. Altra sostanza è il bisfenolo A presente non solo nei MOCA, ma anche nei giocattoli e nella carta degli scontrini fiscali.

Basandosi sui settori già normati5, in relazione alla corretta identificazione degli interferenti endocrini, l’Europa sta lavorando per estendere tali criteri a tutti gli altri settori ancora non normati. A tal proposito l’Europa sta dirottando la futura legislazione sul princìpio di “analisi del rischio sostenibile e trasparente” questo ha permesso di rafforzare il concetto di “filiera alimentare”, che comprende non solo gli utilizzatori, ma anche i produttori, trasformatori e distributori di MOCA. Possiamo quindi concludere affermando di essere sostenibili, abolendo l’utilizzo di sostanze con proprietà di interferenza endocrina, all’interno del nostro processo produttivo, sostituendole, ad esempio, con altre non nocive che conferiscano le stesse proprietà al materiale; oppure potremmo essere sostenibili investendo, finanziando o promuovendo la ricerca scientifica in materia di interferenti endocrini.

Anche se siamo in attesa di un aggiornamento normativo che individui le sostanze con proprietà di interferenza endocrina nei MOCA, molte sostanze sono state già studiate sotto il profilo tossicologico. È possibile, quindi, riferirsi alle normative già in vigore, per poter effettuare la summenzionata analisi del rischio sostenibile e trasparente.

Come avrete capito, si può essere sostenibili in tanti modi e non necessariamente onerosi. Quello che vi ho proposto oggi è produrre MOCA privi di interferenti endocrini, ovvero non pericolosi per la salute umana, in modo da sorreggere i moderni stili di vita.

La sostenibilità è un patrimonio di tutti ed è lo strumento per permettere ai nostri figli e nipoti di ereditare un mondo ed una mentalità migliori e...SOSTENIBILI!

 

 di Valentina Cornacchio

 

1 https://wedocs.unep.org/handle/20.500.11822/29567

2 https://www.arpa.veneto.it/arpavinforma/pubblicazioni/Effetti-del-lockdown-durante-l-emergenza-COVID-19-in-Veneto

3 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019L0904

4 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52018DC0734&qid=1593767576923&from=IT

5 http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/chemical-mixtures

https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/3293

https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/bitstream/JRC79981/lbna25919enn.pdf

https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/bitstream/JRC83204/lb-na-26-068-en-n.pdf

https://link.springer.com/article/10.1007/s00204-016-1866-9

http://www.oecd.org/chemicalsafety/testing/oecdworkrelatedtoendocrinedisrupters.htm