da ASVIS

L'Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Sono passati quattro anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 da parte di 193 Paesi delle Nazioni Unite, Italia inclusa, e in tutto il mondo si registra una crescente consapevolezza della necessità di adottare un approccio integrato per affrontare le  complesse sfide economiche, sociali, ambientali e istituzionali per realizzare la transizione verso un modello sostenibile di sviluppo.

Questa presa di coscienza dei governi, delle imprese, della società civile e dei singoli cittadini, soprattutto giovani, si manifesta in un quadro internazionale di crescenti tensioni ed evidenti difficoltà nel trovare soluzioni multilaterali ai problemi globali.
In tale contesto va segnalata la centralità che l’Agenda 2030 assume nelle strategie della nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen, la quale ha presentato un programma d’azione per i prossimi cinque anni che marca, nella giusta direzione, una chiara discontinuità rispetto alla titubanza della Commissione Juncker a fare dello sviluppo sostenibile l’architrave delle politiche europee e nazionali. Anche in Italia nell’ultimo anno il tema dello sviluppo sostenibile ha acquisito un ruolo maggiore, anche grazie all’azione dell’ASviS. La necessità e la possibilità di un cambio di paradigma socio-economico ha fatto finalmente breccia nella società civile e nel mondo delle imprese, nel Governo nazionale e nelle amministrazioni regionali e cittadine, nella scuola e nell’opinione pubblica, anche grazie alla mobilitazione degli studenti e al successo del Festival italiano dello Sviluppo Sostenibile, con i suoi 1.061 eventi. Alcune delle proposte avanzate dall’Alleanza si ritrovano nelle scelte programmatiche della Commissione europea e del nuovo Governo, ma è sul piano delle decisioni concrete che si dovrà giudicare l’effettivo impegno degli attori istituzionali sul tema dello sviluppo sostenibile.
Il Rapporto 2019 dell’ASviS, giunto alla sua quarta edizione, presenta numerose novità. Esso presenta il posizionamento dell’Italia, dei suoi territori e dell’Unione europea rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, analizza la produzione normativa degli ultimi dodici mesi e avanza proposte per migliorare le performance economiche, sociali e ambientali del nostro Paese, riducendo le forti disuguaglianze che lo caratterizzano. Un approfondimento è poi dedicato all’analisi dei 21 Target che l’Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2020.
Dal Rapporto di quest’anno emergono, ancora una volta, tutte le contraddizioni del nostro Paese. Da un lato, si registrano preoccupanti ritardi e la mancanza di una chiara strategia di attuazione dell’Agenda 2030; dall’altro, si rilevano segnali incoraggianti, come l’impegno del nuovo Governo a inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, a dotarsi di un’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile, a orientare le politiche a favore della green economy, dell’economia circolare e della lotta alle disuguaglianze, comprese quelle di genere.
L’ASviS è divenuta ormai un punto di riferimento per il dibattito sullo sviluppo sostenibile in Italia e rappresenta un unicum a livello internazionale. Anche quest’anno il numero di aderenti è cresciuto (attualmente sono 227, cui si aggiungono 111 associati), così come si sono ampliate le sue attività. Nel 2019, il Festival ha registrato una partecipazione straordinaria ed è stato selezionato, tra oltre 2.000 progetti, come finalista del Premio ONU per le iniziative a favore dello sviluppo sostenibile. Sono aumentate le collaborazioni con istituzioni, imprese, università e centri di ricerca, enti locali e organizzazioni della società civile, a testimonianza della crescente “domanda” di sviluppo sostenibile. Sono oltre 600 gli esperti che, operando nei gruppi di lavoro dell’Alleanza, hanno contribuito alla realizzazione del Rapporto 2019, un documento unico nel suo genere nel panorama internazionale.
Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente Enrico Giovannini, il Segretariato dell’ASviS, tutte e tutti coloro che hanno contributo a realizzare questo straordinario lavoro, che offriamo al nostro Paese come contributo per portare rapidamente l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. Come ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella dichiarazione firmata con altri Capi di Stato e di Governo in occasione del “Climate Action Summit” delle Nazioni Unite del 23 settembre, “plasmiamo un futuro positivo per il nostro pianeta. Lasciamo in eredità un mondo degno di essere vissuto ai nostri figli e alle generazioni future”. Questo è l’impegno per cui l’ASviS è nata, questo è l’impegno a cui tutti siamo chiamati.

Pierluigi Stefanini, Presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

 

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